L’orologiaio va su Twitter
Per poter essere ascoltati bisogna come prima cosa trovare qualcuno che ti ascolti. Dopo di che e’ necessario che questo qualcuno abbia voglia di ascoltarti. L’unico modo perche’ cio’ avvenga e’ trovare un comune denominatore nella comunicazione, e ancora non e’ sufficiente: come tutto in natura, la comunicazione deve evolversi, e stare al passo tanto di chi parla che di chi ascolta.
Mi rendo conto che da ultimo questo blog ha perso visite, e questo unicamente per mia colpa: i post sono troppo lunghi, e la gente non ha tempo di leggere post da 10.000 parole. Cio’ che non va non e’ l’interesse dei lettori, ma la mia forma di comunicazione, troppo ancorata al passato e in un certo modo troppo accademicamente grigia e inadatta alla fruizione immediata.
Dopo una lunga autocritica ed esame di coscienza, ho capito che se voglio divulgare la zoologia la piattaforma del blog non va piu’ bene. Dopo tre anni di onorata carriera questo blog si ferma qui allora, ma come i lepidotteri rinasce in una veste nuova: Twitter.
Twitter consente la comunicazione veloce ed immediata. In poche decine di caratteri il messaggio, se c’e’, colpisce o manca l’obiettivo, e nessuno perde tempo, ne’ chi scrive, ne’ chi ascolta. Trovate la versione evoluta dell’orologiaio qui:
http://twitter.com/orologiaiomiope
Ecco alcuni dei vecchi post come sono stati riscritti per twitter, per darvi un’idea del formato che prendera’ questo blog in futuro:
Sacculina carcini: come alien, ma peggio
Nematomorfi: neri, vermiformi e parassiti di insetti: che si puo’ volere di meno dalla vita?
L’invasione delle opunzie in Australia: spine a gogo sterminate da farfallina assassina.
Dermatobia homini: I’ve got you under my skin.
Breve, semplice ed immediato. O no?
aprile 1st, 2010 at 5:30 am
No, per niente.
Tupaia, se smetti di mantenere questo blog, provochi una perdita ENORME nella blogosfera scientifica. Non farlo.
Twitter è utile per promuovere il blog, per aggiornare rapidamente i lettori sulle ultime novità, ma è un’altra cosa e non può sostituire il blog.
10 mila battute sono troppe? Dipende. Magari quando il tempo è poco e si è di fretta. Oggi però c’è Instapaper (tanto per fare un esempio) e la lettura può essere facilmente rimandata.
E poi… le visite sono calate, ma (chiedo) quali visite controlli? Solo quelle del sito o anche quelle di chi ti legge attraverso i feed? Io, per esempio, il tuo blog non lo visito praticamente mai (per la prima volta adesso dopo tanto tempo, ma è un’eccezione e lo faccio solo per scrivere questo commento), però non mi perdo uno dei tuoi articoli grazie a Google Reader. E chissà quanti altri come me…
Proprio pochi giorni fa, un altro blogger molto noto nella blogosfera scientifica mi diceva che, a fronte di circa 300 visite quotidiane, aveva più di 1.000 affezionati lettori attraverso il Reader. Visto?
Se vuoi monitorare i lettori dei tuoi feed puoi, per esempio, usare feedburner.
Insomma, Tupaia, ripensaci.
Shevek
aprile 1st, 2010 at 5:52 am
secondo me sono ancora un po’ troppo lunghi.
aprile 1st, 2010 at 6:53 am
No. No, e poi no. Io ho sempre scritto per me, mica per i dodici lettori. Che se vengono bene, se no, mi sono chiarito le idee. Non so se sia vero che vai veramente su twitter (chi lo dice a Pikaia, dove i tuoi post sono tra i più letti?), ma non io personalmente non sono contento. Ti avevo messo anche su Google alert, per leggere subito quello che scrivi.
Dopo le elezioni, anche questo. Mi pare che la vita stia cominciando a diventare un po’ troppo ingiusta…
aprile 1st, 2010 at 7:30 am
Un ottimo pesce d’aprile. Vero?
aprile 1st, 2010 at 8:41 am
hehe
aprile 1st, 2010 at 9:04 am
Non condivido affatto la tua scelta; da quando sono incappato per caso (anzi, non per caso: perchè cercavo qualche informazione che ho trovato per l’appunto qui) nel tuo blog, ho sempre continuato a seguirlo proprio per la sua completezza e profondità. Le questioni complesse vanno esposte in modo complesso, non si può ipersemplificare tutto, altrimenti il valore dell’informazione si perde, irrimediabilmente. Io ho un microscopico blog con sicuramente pochissimi lettori, ma sono soddisfatto di quello che scrivo e non accetterei mai una forma di esposizione più compressa: uso poche parole quando bastano poche parole, ma se bisogna parlare di argomenti che richiedono qualche approfondimento, dilungarsi è doveroso.
Penso che dovremmo contrastare l’ipersemplificazione dell’informazione, non adeguarci.
aprile 1st, 2010 at 9:11 am
dai é il primo aprile stiamo a scherzà si capisce.
aprile 1st, 2010 at 9:50 am
Fantastico: per le prime cinque righe ho temuto fosse vero. E per un prolisso che ai qlc, nn, xkè di alcuni scellerati che mi scrivono sms di tale tenore oppongo sintassi e punteggiatura che impegnano 3 messaggi (per la gioia del gestore) è stato un vero trauma.
Evviva la comunicazione accademica e poco fruibile, evviva il congiuntivo, evviva la Repubblica! (non c’entra niente ma sta sempre bene)
Buon 1°aprile.
aprile 1st, 2010 at 11:31 am
cavolo_ c’ero cascato_ che cattiveria
aprile 1st, 2010 at 1:14 pm
io ho creato un account twitter esclusivamente per farci postare il mio arduino, quando avrò la scheda ethernet
aprile 1st, 2010 at 2:41 pm
Maledizione, che figura, ci ero cascato come uno Strix aluco.
aprile 1st, 2010 at 5:40 pm
Stavo gridando: NOOOOOOOOOO quando mi sono resa conto dello scherzo.
Grazie di esistere.
aprile 1st, 2010 at 6:16 pm
Networm: non ho capito nulla del tuo commento. Chi e’ Arduino?
aprile 1st, 2010 at 8:49 pm
Per fortuna questo post è datato 1° Aprile. (Purtroppo le elezioni no!)
aprile 1st, 2010 at 10:55 pm
Ok, avete ragione, era un Hychtius aprilis di quelli grossi.
Twitter per la verita’ mi sta profondamente sulle balle e ho aperto l’account solo per lo scherzo (qualcuno di voi avra’ ricevuto anche una notifica dell’account via email, la puo’ cancellare). Io sono troppo prolissa per queste cose, anche quando mando gli sms ne invio due o tre in fila. O forse sono semplicemente tropppo vecchia, ma Mark ha ragione, scrivo questo blog per mio diletto e non certo per accattivarmi le folle, per quello c’e’ la politica, che in quanto a slogan di tre parole e’ impareggiabile. La zoologia temo debba continuare ad andare a braccetto con la verbosita’, anche se questo lo vedo davvero un problema per molti adolescenti, e causa di incomprensione coi politici. Ma non saro’ io a salvare il mondo, e quindi l’orologiaio continuera’ lento nel suo percosro di bruco senza impuparsi mai in una twitteggante farfalla, giusto per riprendere la metafora.
aprile 1st, 2010 at 11:29 pm
tra il rimpasto di giunta afirenze, il vulcano su marte, l’accordo fra micro$oft e FS (come se servisse altro per non farli andare) e altre decine di esempi, forse è meglio astenersi dal web il primo aprile…..
aprile 1st, 2010 at 11:30 pm
“farli andare”: i treni
aprile 2nd, 2010 at 12:02 am
Mario: volevo lasciare un commento sul tuo blog, ma non riesco a settare l’id
aprile 2nd, 2010 at 12:12 am
Mi dispiace molto.
aprile 2nd, 2010 at 12:14 am
aprile 2nd, 2010 at 1:04 am
Uffa, continuo a dimenticare ‘sta cosa del primo aprile.
Grazie di continuare ad esistere.
aprile 2nd, 2010 at 8:33 am
“la politica (…)in quanto a slogan di tre parole e’ impareggiabile”
Il più bello degli ultimi anni, forse: INGLESE INTERNET IMPRESA
aprile 4th, 2010 at 2:08 am
Pericolo scampato. Davvero complimenti, è da un po’ che leggo il tuo blog e ogni tanto vado a ritroso tra i vecchi post per leggere ciò che mi sono perso.
aprile 4th, 2010 at 7:04 am
Cavoli! ci sono cascato! ho aperto un account twitter per ritrovarmi meravigliato e deluso: come può tupaia concentrare in uno pseudo-sms tutta la conoscenza, l’ironia e il divertimento dei suoi post?! Risollevato, chiudo l’account. (Però sei un po’ perversa!)
aprile 4th, 2010 at 10:05 am
Orco boia, m’era preso un colpo!

Ottimo scherzo.
Ti preferisco prolissa.
aprile 5th, 2010 at 9:32 am
No dai continua, i trailer su twitter che hai scritto finora mi hanno fatto ridere sotto i baffi, ne voglio ancora!
aprile 5th, 2010 at 11:22 am
Guarda che sono vecchio anch’io: addio che so cosa vuol dire settare l’id.
Che io sappia sul mio blog i commenti dovrebbero essere del tutto liberi.
Se lasci un commento e basta non funziona ? (Tanto se ti firmi Tupaia so -si fa per dire – chi è) Se no dimmelo che mi preoccupo.
aprile 5th, 2010 at 7:51 pm
mario: no, non funziona. Vuole che io scelga tra un menu’ “a chi appartengo” ma non accetta nessuna delle opzioni. Boh, i sistemi di gestione dei commenti sono pazzi, anche io qui spesso ho problemi
aprile 5th, 2010 at 9:04 pm
Grazie per la segnalazione: ho trovato l’inghippo. Adesso dovrebbe funzionare.
aprile 5th, 2010 at 10:48 pm
L’ho letto ora…per fortuna che la testa ancora mi funziona, e leggendo i “nuovi” articoli mi è venuto subito in mente di controllare la data. mi stava prendendo un infarto (e no, non so come funziona ne a cosa serva Twitter)
aprile 13th, 2010 at 1:09 pm
Gentile Dott.ssa,
sono d’accordo con Lei e sono contento che abbia rinunciato a Twitter.
Sarebbe così gentile di inviarmi il testo completo dell’articolo da Lei gentilmente indicato nell’elenco sottostante alla sua soprastante email dal titolo:
“Breve, semplice ed immediato. O no?”
Distinti saluti
aprile 13th, 2010 at 10:32 pm
Chiar.mo Dr. Prof. Sofo,
il testo del pdf da Lei richiestomi lo puo’ sicuramente trovare su ITIS o su Medline o su Vediunpodannaaquelpaese, un nuovo motore di ricerca a cui non dubito Lei avra’ accesso dal suo posto di lavoro.
Cordialmente
P.S. domani ti chiamo cosi’ ti spiego a voce come fare a connetterti al nuovo motore di ricerca